Palermo, raid nelle scuole: pronte 170 telecamere “intelligenti”

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Il Comune di Palermo prepara un piano contro i raid vandalici nelle scuole. I fondi destinati dallo Stato agli interventi per facilitare l’avvio dell’anno scolastico (circa un milione e ottocentomila euro) e quelli del Ministero dell’interno per la videosorveglianza consentiranno un intervento con 170 telecamere “intelligenti” in almeno 20 istituti scolastici. L’installazione dei dispositivi è a cura della Sispi. Le scuole con telecamere installate ma spente per assenza di manutenzione avranno denaro che potrà essere utilizzato direttamente dai presidi per stipulare i contratti. Questo è quanto previsto dalla delibera approvata mercoledì sera dalla Giunta Comunale.

Le telecamere avranno un software basato su sistemi d’intelligenza artificiale per analizzare l’immagine che valuterà se quanto ripreso possa essere un atto violento a danno di persone o cose e invierà uno specifico allarme alla centrale operativa della Polizia Municipale. Ad ogni modo, se i dispositivi saranno forniti del proprio terminale all’interno del Comando di via Dogali verranno agganciati al sistema dell’anello telematico cittadino e trasmetteranno in tempo reale il proprio segnale a tutte le Forze dell’Ordine. Le considerazioni del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “Come abbiamo più volte sostenuto le scuole sono il luogo principe in cui si costruisce la comunità – ribadisce il primo cittadino -, perché rivolte ad accogliere e a dare servizi ai più piccoli. Chiunque danneggia una scuola o ne ruba i materiali compie non solo un atto criminale che va punito legalmente, ma soprattutto compie un furto di futuro a danno dei nostri figli e nipoti. Le telecamere, come l’indispensabile controllo delle forze dell’ordine saranno certamente un deterrente, ma resta intatta la necessità che vi sia una ribellione sociale, un rifiuto delle nostre comunità, delle famiglie e dei nostri quartieri contro chi, appunto – conclude Orlando -, vuole distruggere il futuro dei palermitani più piccoli”.

 

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